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PRP – Plasma Ricco di Piastrine

Presso il Centro INLAB è possibile eseguire il PRP:

  • In ambito Ortopedico
  • In ambito Dermatologico

Scegliere la professionalità

INLAB è il primo centro ad essere accreditato ed autorizzato dalla Regione Toscana ed è convenzionato con l’unitá operativa trasfusionale dell’azienda USL 6 di Livorno. Infatti, se fino a poco tempo fa questa innovativa tecnologia era riservata esclusivamente all’ambito ospedaliero, adesso invece è realizzabile anche presso Strutture Sanitarie esterne (D.M. 2 novembre 2015, allegato X) previa specifica convenzione autorizzativa con l’unità sanitaria locale e periodica verifica mediante controlli di qualità e sterilità da parte della Struttura Trasfusionale competente.

Che cos’è il plasma ricco di piastrine?

La sigla PRP (Platelet-Rich Plasma) definisce i fattori di crescita di derivazione piastrinica. Estratti dal sangue dello stesso paziente e purificati con particolare tecnica di centrifugazione, vengono utilizzati in alcune specifiche patologie dell’apparato muscolo scheletrico, al fine di accelerare il naturale processo di guarigione e di favorire la rigenerazione tissutale nei tendini, muscoli e cartilagine articolare. Il sangue processato, lavorato e nuovamente iniettato in alcune aree del corpo può infatti stimolare e facilitare la rigenerazione tissutale. È quello che fa il PRP, che sfrutta i fattori di crescita delle piastrine e che qui al Salus Hospital utilizziamo in ambito ortopedico nelle patologie degenerative della cartilagine articolare di ginocchio, anca o caviglia. Le piastrine sono cellule presenti nel nostro sangue che, fisiologicamente, liberano sostanze – fattori di crescita – capaci di riparare i tessuti del corpo umano (pelle, ossa, tendini) se danneggiati.

La Procedura

Si attua mediante l’applicazione di un protocollo che prevede l’impiego di speciali kit dedicati e di una apposita centrifuga dei campioni prelevati. E’ infatti sufficiente una piccola quantità di sangue che l’infermiere preleva al paziente per ottenere la concentrazione ideale, che si raggiunge introducendo il sangue in apposite provette che vengono centrifugate per alcuni minuti. Con questo metodo si ottiene, per separazione, il plasma contenente in alta concentrazione piastrine che, una volta attivate, produrranno fattori di crescita. Il PRP è prodotto a partire da componenti provenienti dal paziente stesso, anche detti autologhi, a garanzia della massima biocompatibilità e naturalità del trattamento e senza rischi quindi di intolleranza, allergia o altra reazione immunitaria.

Campi di applicazione

Il Centro Analisi INLAB applica l’efficacia di questo sistema innovativo nel campo ortopedico intervenendo in modo topico in sede di lesione articolare-tendinea e muscolare oltre che nel settore della vulnologia, branca dedicata alla ferite croniche e alle ulcere.

Come si esegue il trattamento?

La base necessaria è il sangue del paziente, che viene prelevato e sottoposto a duplice centrifugazione con apposito sistema per separare dal sangue la parte ricca di fattori di crescita, il gel piastrinico. Questo viene poi iniettato nella sede di lesione articolare, tendinea o muscolare. I fattori di crescita funzionano da catalizzatori, promuovendo la riparazione tissutale e influenzando il comportamento di altre cellule al fine di modulare l’infiammazione, regolare l’omeostasi tissutale e i processi rigenerativi.
Solitamente si effettuano più applicazioni, distribuite nell’arco di qualche settimana, e gli effetti del trattamento si possono apprezzare dopo 2-3 mesi dalla prima seduta.

Qual è l’utilizzo del PRP in ambito ortopedico?

I fattori di crescita piastrinici possono essere iniettati nel ginocchio con una certa facilità e svolgono già di per sé un’azione antinfiammatoria e di pro-riparazione dei tessuti. E questo senza far ricorso all’artroscopia. Ma vi sono regole, concentrazioni e modalità d’utilizzo che non s’improvvisano. L’uso dei fattori di crescita piastrinici non è “solo un’iniezione”. Possono essere impiegati nella sutura di un menisco: aiutano a riparare in quanto i punti di sutura possono cedere. Possono essere applicati in lesioni parziali, rarissime, del crociato anteriore. Qui i fattori di crescita piastrinici intralegamentosi favoriscono la riparazione – cicatrizzazione – del legamento che torna ad essere pienamente efficiente.

Quando è necessario intervenire?

Ci troviamo davanti a una volontà molto sentita in ortopedia sia dai chirurghi sia dai pazienti.
Il chirurgo dovrebbe informare e indirizzare il paziente, proprio allo scopo di non creare false aspettative. Laddove il percorso terapeutico viene preparato con la massima attenzione, il recupero funzionale è davvero molto buono.
La scelta della chirurgia e dell’utilizzo di un materiale specifico è importante in rapporto al tipo di lesione e all’età dell’individuo. Occorre distinguere tra lesioni che conseguono ad un trauma e lesioni degenerative, da usura, tipiche dell’artrosi, specie se va affrontato un’artrosi conclamata diffusa il cui trattamento è senz’altro protesico. Si intende per danni a livello della cartilagine di un certo rilievo, in pazienti con caratteristiche meccaniche dell’articolazione tali da rendere confacente la riparazione.
I vantaggi di questa tecnica risiedono nella scarsissima invasività della procedura, che è semplice da effettuare e può essere ripetuta, e nell’elevato potenziale antinfiammatorio, che si aggiunge a quello rigenerativo nel determinare un risultato ottimale.

FAQ – Domande Tipiche

Come si ottiene il plamsa ricco di piastrine?
Questa sostanza autologa viene ottenuta dal sangue del paziente stesso, garantendo così la completa compatibilità tra la sostanza iniettata e l’organismo, escludendo così il rischio di reazioni immunologiche e allergiche, oltre alla possibilità di rigetto, come può accadere nel caso dell’acido ialuronico.
Quanto dura una seduta di prp?
Ogni seduta di infiltrazioni di PRP può durare circa 30-40 minuti a seconda della zona da trattare e dal tipo di inestetismo che si dovrà curare.
Il trattamento è doloroso?
Assolutamente no. Dopo aver prelevato il PRP dal sangue, si passa al suo inoculo sottocutaneo tramite una iniezione del tutto indolore
È un trattamento sicuro?
Si! Essendo una sostanza naturale e di derivazione organica propria del paziente, non vi è rischio di reazione.
Da che eta' si puo' eseguire il trattamento?
In presenza di documenti, la procedura viene eseguita dopo i 18 anni.
Quante procedure sono necessarie per ottenere un risultato?
I tempi e le modalità di ripetizione e mantenimento del trattamento variano in base alla condizione del paziente. In generale, il protocollo prevede un ciclo di 8-10 sedute.
Ci sono limitazioni dopo il trattamento?
No, il ritorno alle proprie attività è immediato.
Dove puo' essere eseguito il trattamento?
Nella struttura sanitaria di INLAB, conforme con tutte le norme di sicurezza, in modo da proporre ai pazienti un trattamento efficace e sicuro.
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